NOTIZIE SULLA CHIESA DI SAN GIUSEPPE E CONFRATERNITA DI SANT’AGOSTINO E SANTA MONICA IN VICO DEL GARGANO
Dal prospetto
delle Opere Pie di Capitanata, a tutto il 1861, edito nel 1865,alla voce
“CONGREGHE”, si ricava la inesistenza della data di fondazione sia
della Chiesa che della Congrega stessa con la dizione” S’IGNORA”.
Essa in verità,è stata fatta costruire nel 1648,riadattando una sua casa, dal malfattore Pietro Mancini, già amico di principi, papi e cardinali, per espiare tutte le malefatte della sua vita.
La conduzione della chiesa era affidata alle iniziative e alla generosità dei fedeli,seppure avesse in dotazione una vigna che produceva un buon vino.
Questa notizia certa la si ricava dall’attestazione della visita pastorale effettuata nel 1675 dall’Arcivescovo Sipontino Card. FRA VINCENZO MARIA ORSINI dell’Ordine dei Predicatori, poi divenuto Papa BENEDETTO XXIII°, che cita in latino “ ECCLESIA HIC EX DOMO FAMOSI PRAEDONIS PETRI MANCINI DONATA ANNO 1648 SUB TITULO PQAUPERTATIS EX MULTORUM ELERMOSINALIBUS……”
Non si sa del fondatore né la data di nascita, né quella di morte per quanto ricerche siano state fatte nell’archivio parrocchiale della Chiesa Matrice di Vico, mancando nella trascrizione gli atti di numerosi anni. Solo agli inizi del 1700 si trovano dei riferimenti a questa famiglia da un atto battesimale citando”… IL CAMPADRE CLAUDIO FIGLIO DI GIACINTO MANCINI E DI ELENA STINGONE DELLA TERRA DI SAN MARCO IN LAMIS,”.
Un’altra notizia assai interessante la si trova nel testo della dichiarazione originale della rifondazione della Congrega conservato nella sagrestia delle Chiesa di San Giuseppe.
La Congregazione dei Cinturati di Sant’Agosino e Santa Monica fu istituita con taler atto presso l’Altare di SANTA MARIA DELLA CONSOLAZIONE il 6 dicembre 17°8 ed aggregata all’Arciconfraternita medesima sita nella chiesa di SAN GIACOMO MAGGIORE in Bologna da FRA DIODATO NUZZI di ALTAMURA, Maestro dell’ordine e teologo, Priore Generale dei Fratelli Eremiti.
Non vengono descritti gli abiti che i componenti la congrega debbono indossare durante le varie funzioni religiose.
Si attribuiscono alla Chiesa di San Giuseppe un Padre Custode nella persona dell’Arciprete protempore della chiesa parrocchiale e un padre spirituale.
Da un registro che riporta l’elenco completo di tutti i componenti maschi della detta congrega a partire dal 1716
( sono mancanti i fogli compresi fra il 1708 e il 1715) al 1829, si nota che il Padre custode era l’Arciprete Don Filippo Macis, il padre spirituale Don Giuseppe Di Maria e il primo Priore menzionato era Bartolomeo Carbone.
Un altro documento originale in latino datato ROMA 29 GENNAIO 1873, e conservato in cornice nella sagrestia della Chiesa, con il quale si elencano delle regole da seguire da parte dei congregati, è intestato all’ARCHISODALITAS SANCTI JOSEPHI DEIPARAE SPONSI AD SANCTI ROCHI DE URBE DILECTIS NOBIS IN CHRISTO SODALIBUS IN ECCLESIA SANTO JOSEPHO DICATA AUCTORITATE ORDIRARII IN POIUM SODALITIUM EJUSD HOMINIS IN VICO GARGANICO,SIPONT DIOCES CANONICE ERECTIS SALUTEM.
Ciò mette in evidenza l’altro nome con cui, più comunemente, oggi dal popolo viene chiata l’associazione dei congregati come CONGREGA DEI CINTURATI DI SALT’AGOSTINO E SANTA MONICA presso l’Altere di Sata Maria della Consolazione i cui membri facevano parte del ceto popolare quali contadini e artigiani in primo luogo e l’altra, Congrega di San Giuseppe, presso l’altare maggiore dedicato al Padre putativo di Gesù, i cui membri appartenevano al ceto dei professionisti e proprietari terrieri del tempo.
Ciò però non è attesto da documenti, ma da una certa tradizione orale.
Non si hanno d’altronde tracce dell’esistenza organizzata nella congrega dalle Consorelle di Santa Monica.
Soltanto nel 1984, dopo circa 2 secoli, è stata ripristinata quella parte della congrega femminile ( che non ha altri esempi fra le restanti congreghe esistenti in Vico del Gargano) sia adottando un abito di foggia monacale, che con la partecipazione attiva alle funzioni religiose in Chiesa o alle processioni di feste patronali ricorrenti e celebrate ogni anno in Vico del Gargano.
Attualmente, la congrega con sede nella chiesa di San Giuseppe, sita nel centro storico Vichese, è una delle più numerose per la presenza di iscritti e fra le più attive nello svolgere il proprio scopo, come avviene durante la giornata tipica del Venerdì Santo e in altre feste.
Di certo tutta la storia della chiesa,della congrega e dei personaggi più rappresentativi ad essa legati, è tutta da scrivere dopo aver terminato le ricerche dei documenti d’archivio ancora in atto.
Essa in verità,è stata fatta costruire nel 1648,riadattando una sua casa, dal malfattore Pietro Mancini, già amico di principi, papi e cardinali, per espiare tutte le malefatte della sua vita.
La conduzione della chiesa era affidata alle iniziative e alla generosità dei fedeli,seppure avesse in dotazione una vigna che produceva un buon vino.
Questa notizia certa la si ricava dall’attestazione della visita pastorale effettuata nel 1675 dall’Arcivescovo Sipontino Card. FRA VINCENZO MARIA ORSINI dell’Ordine dei Predicatori, poi divenuto Papa BENEDETTO XXIII°, che cita in latino “ ECCLESIA HIC EX DOMO FAMOSI PRAEDONIS PETRI MANCINI DONATA ANNO 1648 SUB TITULO PQAUPERTATIS EX MULTORUM ELERMOSINALIBUS……”
Non si sa del fondatore né la data di nascita, né quella di morte per quanto ricerche siano state fatte nell’archivio parrocchiale della Chiesa Matrice di Vico, mancando nella trascrizione gli atti di numerosi anni. Solo agli inizi del 1700 si trovano dei riferimenti a questa famiglia da un atto battesimale citando”… IL CAMPADRE CLAUDIO FIGLIO DI GIACINTO MANCINI E DI ELENA STINGONE DELLA TERRA DI SAN MARCO IN LAMIS,”.
Un’altra notizia assai interessante la si trova nel testo della dichiarazione originale della rifondazione della Congrega conservato nella sagrestia delle Chiesa di San Giuseppe.
La Congregazione dei Cinturati di Sant’Agosino e Santa Monica fu istituita con taler atto presso l’Altare di SANTA MARIA DELLA CONSOLAZIONE il 6 dicembre 17°8 ed aggregata all’Arciconfraternita medesima sita nella chiesa di SAN GIACOMO MAGGIORE in Bologna da FRA DIODATO NUZZI di ALTAMURA, Maestro dell’ordine e teologo, Priore Generale dei Fratelli Eremiti.
Non vengono descritti gli abiti che i componenti la congrega debbono indossare durante le varie funzioni religiose.
Si attribuiscono alla Chiesa di San Giuseppe un Padre Custode nella persona dell’Arciprete protempore della chiesa parrocchiale e un padre spirituale.
Da un registro che riporta l’elenco completo di tutti i componenti maschi della detta congrega a partire dal 1716
( sono mancanti i fogli compresi fra il 1708 e il 1715) al 1829, si nota che il Padre custode era l’Arciprete Don Filippo Macis, il padre spirituale Don Giuseppe Di Maria e il primo Priore menzionato era Bartolomeo Carbone.
Un altro documento originale in latino datato ROMA 29 GENNAIO 1873, e conservato in cornice nella sagrestia della Chiesa, con il quale si elencano delle regole da seguire da parte dei congregati, è intestato all’ARCHISODALITAS SANCTI JOSEPHI DEIPARAE SPONSI AD SANCTI ROCHI DE URBE DILECTIS NOBIS IN CHRISTO SODALIBUS IN ECCLESIA SANTO JOSEPHO DICATA AUCTORITATE ORDIRARII IN POIUM SODALITIUM EJUSD HOMINIS IN VICO GARGANICO,SIPONT DIOCES CANONICE ERECTIS SALUTEM.
Ciò mette in evidenza l’altro nome con cui, più comunemente, oggi dal popolo viene chiata l’associazione dei congregati come CONGREGA DEI CINTURATI DI SALT’AGOSTINO E SANTA MONICA presso l’Altere di Sata Maria della Consolazione i cui membri facevano parte del ceto popolare quali contadini e artigiani in primo luogo e l’altra, Congrega di San Giuseppe, presso l’altare maggiore dedicato al Padre putativo di Gesù, i cui membri appartenevano al ceto dei professionisti e proprietari terrieri del tempo.
Ciò però non è attesto da documenti, ma da una certa tradizione orale.
Non si hanno d’altronde tracce dell’esistenza organizzata nella congrega dalle Consorelle di Santa Monica.
Soltanto nel 1984, dopo circa 2 secoli, è stata ripristinata quella parte della congrega femminile ( che non ha altri esempi fra le restanti congreghe esistenti in Vico del Gargano) sia adottando un abito di foggia monacale, che con la partecipazione attiva alle funzioni religiose in Chiesa o alle processioni di feste patronali ricorrenti e celebrate ogni anno in Vico del Gargano.
Attualmente, la congrega con sede nella chiesa di San Giuseppe, sita nel centro storico Vichese, è una delle più numerose per la presenza di iscritti e fra le più attive nello svolgere il proprio scopo, come avviene durante la giornata tipica del Venerdì Santo e in altre feste.
Di certo tutta la storia della chiesa,della congrega e dei personaggi più rappresentativi ad essa legati, è tutta da scrivere dopo aver terminato le ricerche dei documenti d’archivio ancora in atto.